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ADORAZIONE DEI MAGI

Giorgio Vasari

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COMPLESSO MONUMENTALE DI SANTA CROCE IN BOSCO MARENGO (AL)
Adorazione dei Magi – dipinto su tavola - Giorgio Vasari

“…In ultimo, essendo in Roma per tornare a Fiorenza, nel baciare i piedi al santissimo e beatissimo papa Pio V, mi commise che io gli facessi in Fiorenza una tavola per mandarla al suo convento e chiesa del Bosco, ch’egli faceva tuttavia edificare nella sua patria, vicino ad Alessandria della Paglia. Tornato dunque a Fiorenza, e avendomi Sua Santità comandato, e per molte amorevolezze fattemi, gli feci, si come aveva commessomi, in una tavola l’adorazione de’Magi…” G. Vasari

Con queste parole lo stesso Giorgio Vasari ci racconta il principio della committenza ricevuta nel 1566  da Pio V, eletto Papa nello stesso anno, per l’esecuzione di una grande pala d’altare, raffigurante l’Adorazione dei Magi, che doveva essere posizionata nella Chiesa monumentale di Santa Croce a Bosco Marengo, voluta da Pio V, al secolo Michele Ghislieri, nel suo Borgo natale: Bosco Marengo.

L’opera  è un dipinto ad olio su tavola di dimensioni cm260x205,  costituito da tavole di pioppo.

La tavola dimostrava delle evidenti problematiche rispetto alla conservazione della superfice pittorica e della preparazione; tali problematiche, così come documentato da fonti storiche, si erano presentate numerose volte nel corso dei secoli e, per tale motivo, l’opera era stata sottoposta a numerosi interventi di recupero.

L’intervento è stato preceduto da una campagnia di indagini che ne ha studiato le tecniche esecutive e lo stato di conservazione.

La campagna è stata condotta attraverso due tipologie di indagine: quelle non invasive ( esame visivo; luce radente; macrofotografie, rilievo in 3D;IR scanner multilayer; fluorescenza Uvmultispettrale; IR multispettrale; XRF; termografie) e quelle di tipo invasivo (microprelievi) .

Il restauro è stato, quindi, prevalentemente rivolto al consolidamento della pellicola pittorica tramite iniezione puntuale di prodotto consolidante e successiva pressione con spatola calda. In questa fase l’opera è stata suddivisa in riquadri per monitorare, al meglio, la riuscita degli interventi di consolidamento.