SANTA FRANCESCA ROMANA

I dipinti sono eseguiti per la maggior parte ‘a calce’ su un doppio strato di intonaco ricco di inerti pozzolanici. Sono completamente eseguiti ‘a secco’ i fondi dei cieli, realizzati attraverso la stesura di più mani di azzurrite solo su due riquadri, uno dei quali è la scena del trono, è presente una preparazione a “morellone”. Parzialmente eseguite ‘a secco’ sono i dettagli della vegetazione e del paesaggio dove, su un primo strato di colore nero (nero vite) applicato ‘a mezzo fresco’ sull’intonaco, è stato steso con legante organico uno strato pittorico a base di malachite con cui sono stati i resi i dettagli del fogliame.

L’intervento ha avuto come priorità la messa in sicurezza degli intonaci, attraverso il ristabilimento dell’adesione degli strati preparatori alla muratura. La fase di restauro più delicata è stata quella di pulitura. La materia pittorica originale aveva infatti già molto sofferto per i rimaneggiamenti subiti in fasi anteriori. Al di sotto di queste ridipinture il pigmento originale steso ‘ a secco’ risultava fortemente abraso e notevolmente lacunoso.

Sulla restante superficie dipinta inoltre, era stato applicato una sorta di ‘beverone’ variamente composto che alteratosi aveva provocato un rilevante ingiallimento della superficie. E’ stata perciò messa a punto una pulitura che avesse come principale caratteristica un’azione estremamente superficiale e che potesse essere alternata in più cicli in modo tale da consentire una rimozione graduale degli strati sovrammessi. E’ stato possibile in tal modo separare, in corrispondenza dei fondi azzurri, le pesanti ridipinture a tempera dall’originale sottostante senza danneggiarlo ulteriormente recuperare così in maniera completa i toni cromatici del resto della pittura.

Le zone eseguite ‘a secco’ come i dettagli della vegetazione e del paesaggio e ‘a mezzo fresco’ come alcuni panneggi blu, sono state pulite utilizzando un’emulsione a base di tensioattivi neutri ed essenza di petrolio applicata a pennello e rimossa a secco. Questo tipo di intervento ci ha permesso di rimuovere inoltre sostanze sovrammesse sulle zone dorate come aureole e alcuni panneggi.